È la novità contenuta nel maxiemendamento alla legge di bilancio 2022 che va a modificare, migliorandola, la normativa in materia di microcredito, il cui obiettivo è agevolare la nascita e lo sviluppo delle imprese di micro e piccola dimensione e intende così favorire anche i privati e i lavoratori autonomi.
È prevista l’esclusione di ogni tipo di limitazione riguardante i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo, il ché non è da trascurare.
Destinatario del microcredito sono tutti quei soggetti che presentano progetti sostenibili sul piano finanziario; professionisti e imprese titolari di partita Iva da non più di 5 anni; professionisti e imprese individuali aventi fino a 5 dipendenti; società di persone, s.r.l. semplificate, cooperative con dipendenti non soci fino a 10 unità; imprese che alla data di richiesta di finanziamento presentino un livello di indebitamento fino a 100.000 euro.
Sono state abrogate le precedenti disposizioni in tema di limitazione dei dati di bilancio.
Anche sul tema delle garanzie ci sono delle novità. È stato creato il Fondo di garanzia per il microcredito, a tutela degli operatori autorizzati a concedere i prestiti in questione.
Si tratta di un fondo pubblico che garantisce le operazioni di finanziamento alle PMI pari all’80 % dell’importo da finanziare.
Possono richiedere l’assistenza del fondo i professionisti e le imprese attive da meno di 5 anni, con meno di 5 dipendenti.
Il finanziamento viene concesso attraverso il ricorso alle banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito.
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