Il sistema delle imprese agricole pugliesi è caratterizzato da forti potenzialità non pienamente espresse a causa di processi di ammodernamento ancora in divenire, elevati costi di produzione, modesta diversificazione produttiva aziendale, livello qualitativo delle produzioni ulteriormente innalzabile, modesta aggregazione orizzontale e verticale, fragilità nella fase commerciale.

A ciò si aggiunge un ruolo, anch’esso potenziale, di tutela del patrimonio naturale esercitabile dal sistema delle imprese.

Ciò determina l’esigenza di attivare strumenti di sostegno per migliorare le prestazioni economiche ed ambientali delle aziende agricole e delle imprese di trasformazione e commercializzazione del settore agroalimentare sostenendo gli investimenti strutturali e infrastrutturali.

Il sostegno riguarda anche gli investimenti strutturali che hanno prevalentemente una valenza di tipo ambientale e di conservazione della biodiversità (quale il recupero di manufatti in pietra a secco non ad uso abitativo, nonché investimenti per il ripristino degli habitat naturali e semi-naturali e delle strutture a secco di pertinenza).

 

Fabbisogni da soddisfare

 

• Crescita quantitativa e miglioramento qualitativo di infrastrutture e servizi alle imprese (produzioni qualità);
• Processi di ammodernamento delle imprese agricole attraverso diversificazione prodotti e miglioramento tecniche produzione/allevamento e diversificazione delle attività aziendali;
• Contrasto al fenomeno della frammentazione aziendale e conseguente indebolimento strutturale delle aziende agricole;
• Progetti innovativi d’impresa ideati da neoimprenditori agricoli, adeguatamente formati e supportati nello start up;
• Processi di internazionalizzazione commerciale delle filiere agro-alimentari (produzioni di alto pregio qualitativo) e di miglioramento del posizionamento nei mercati nazionali
• Processi di aggregazione delle imprese agricole in strutture dotate di capacità e strumenti gestionali funzionali miglioramento organizzazione produzione e commercializzazione agroalimentare;
• Creazione e consolidamento filiere corte e loro circuiti e reti;
• Sostenere la diffusione di strumenti assicurativi in agricoltura e di gestione del rischio in generale;
• Sostenere e sviluppare la diversità delle specie autoctone vegetali, animali e forestali tipiche degli ambienti agro-forestali e naturali, ivi compreso metodo produzione biologico e altri sistemi di certificazione del rispetto della biodiversità;
• Razionalizzare uso della risorsa idrica, monitorando andamenti climatici e livelli idrici dei bacini, anche attraverso incremento e miglioramento dell’utilizzabilità e dell’utilizzo delle risorse idriche non convenzionali;
• Promuovere la diffusione di pratiche di razionalizzazione nell’uso degli input, con particolare riferimento all’utilizzo delle tecniche di agricoltura biologica;
• Diffusione di tecniche di coltivazione rispettose della risorsa suolo, in grado di attivare processi di immagazzinamento del carbonio nel profilo del terreno;
• Ammodernamento attrezzature e tecniche irrigue e agevolare riconversione produttiva verso specie o cultivar a ridotto fabbisogno idrico;
• Incentivazione azioni virtuose di risparmio energetico e utilizzo fonti energia rinnovabili;
• Incremento produzione e consumo in loco dell’energia prodotta, al fine di promuovere autosufficienza energetica degli impianti di produzione;
• Favorire diffusione di tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e gestione dei boschi che riducono emissione dei gas ad effetto serra e ammoniaca.