Alla data di presentazione della domanda devono essere regolarmente costituiti e iscritti al Registro Imprese
IMPRESE ARTIGIANE anche se cooperative o società consortili iscritte all’albo Legge 443/85;
ESERCIZI COMMERCIALI di vendita al dettaglio o all’ingrosso;
SERVIZI DI RISTORAZIONE – gruppo 56 Ateco 2007 esclusi ristorazione ambulante e su navi e treni;
ATTIVITA’ E-COMMERCE – Acquisto di merci in nome e per conto proprio e la loro rivendita su internet mediante l’uso di un portale o un sito web;
IMPRESE ARTIGIANALI NON ISCRITTE – Albo Legge 443/85 operanti nei seguenti settori di attività:
- Ludoteche per bambini;
- Attività manifatturiere;
- Prodizione di cereali per prima colazione;
- Costruzioni;
- Servizi Sanitari;
- Servizi di comunicazione;
- Servizi RIFIUTI previo parere;
- Enti Regionali preposti
SETTORI NON AMMESSI
- Pesca e acquacultura
- Costruzione navale
- Industria carboniera
- Siderurgia
- Fibre sintetiche
- Produzione primaria di prodotti agricoli
- Attività di ricevitoria, giochi e scommesse
REQUISITI DEL PROGETTO DI INVESTIMENTO non inferiore a 30 milioni di euro:
- Riferito a unità locali in Puglia;
- Realizzazione di nuove unità;
- Ampliamento unità esistenti;
- Diversificazione della produzione;
- Organico e funzionale, da solo idoneo a raggiungere gli obiettivi produttivi prefissati dal proponente;
- Tendente alla promozione del risparmio energetico e alla gestione sostenibile dei rifiuti.
INTERVENTI NON AMMISSIBILI
- Investimenti volti alla mera sostituzione degli impianti;
- Aiuti a favore di beneficiari che nei due anni precedenti la domanda di aiuto abbiano chiuso la stessa o una analoga attività a quella oggetto della richiesta;
- Interventi di riparazione e manutenzione effettuati su cespiti già esistenti alla data di presentazione della domanda.
SPESE AMMISSIBILI
ACQUISTO DI SUOLO AZIENDALE nel limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali
OPERE MURARIE E ASSIMILABILI – Capannoni e fabbricati industriali, per uffici e per servomezzi, strade e piazzali, tettoie e cabine elettriche, recinzioni, infissi, porte e pareti;
IMPIANTI GENERALI – Riscaldamento e condizionamento, idrico, fognario ed elettrico, telefonico, rete LAN/dati e impianto TV Videosorveglianza, antifurto e antitaccheggio;
MACCHINARI E ATTREZZATURE NUOVI DI FABBRICA e MEZZI MOBILI strettamente necessari al ciclo produttivo, con riferimento ai mezzi mobili targati devono essere immatricolati come autocarro e nel caso di autovetture devono essere furgonate;
INVESTIMENTI PER LA PREVENZIONE DEI RISCHI E SICUREZZA SUL LAVORO;
ACQUISTO DI IMMOBILE DA TERZI A CONDIZIONI DI MERCATO, non è consentito l’acquisto dell’immobile da parenti fino al 3° grado e dal coniuge dei soci o titolari;
SPESE DI PROGETTAZIONE nel limite del 5%;
SPESE PER PROGRAMMI INFORMATICI.
SPESE NON AMMISSIBILI
- Spese notarili, imposte e tasse
- Acquisto di scorte e beni facilmente deperibili
- Acquisto di macchinari usati
- Titoli pagati in contanti
- Spese di pura sostituzione
- Spese di finanziamento
- Spese di leasing
- Tutte le spese non capitalizzate
- Forniture chiavi in mano, nel caso in cui lo stesso fornitore fatturi sia le opere di ristrutturazione e sia attrezzature e arredi deve essere fornita perizia di un tecnico abilitato attestante che le forniture siano avvenute a prezzo di mercato
L’ aiuto erogato in contributo in conto impianti è determinato sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore (Contratto di Interest Swap Rate = Euribor 6 mesi VS Tasso Fisso + Spread 5%) ed è pari a:
- Max 35 % per le medie imprese;
- Max 45 % per piccole e micro imprese.
È previsto un periodo di preammortamento pari a:
- 12 mesi per finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari e attrezzature;
- 24 mesi per ampliamento e ammodernamento.
Per gli acquisti di macchinari e attrezzature potrà essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti massimo del 20% per un importo di:
- 000 euro per le Medie imprese (elevato a 850.000 se l’impresa ha rating di legalità)
- 000 euro per le piccole e micro imprese (elevato a 450.000 se l’impresa ha rating di legalità)
Indipendentemente dalla durata del finanziamento, il contributo in conto impianti è determinato sul montante degli interessi con riferimento ad una durata massima del finanziamento di (al netto del periodo di preammortamento):
- 7 anni per finanziamenti destinati all’ampliamento e all’ammodernamento;
- 5 anni per finanziamenti destinati all’acquisto di macchinari e attrezzature.
INTEREST SWAP RATE
L’IRS (detto anche interest rate swap o più semplicemente tasso swap) è un contratto mediante il quale due controparti, l’azienda e l’intermediario, si impegnano a scambiarsi nel tempo flussi contrapposti di pagamento, di cui uno è a tasso fisso e l’altro a tasso variabile, ancorato ad un parametro precisato contrattualmente (in genere, Euribor a 3 o 6 mesi). Non c’è scambio di capitali, ma solo di flussi corrispondenti al differenziale fra i due interessi (uno fisso ed uno variabile), riferiti ad un capitale nozionale definito contrattualmente.
Esempio Pratico
Ipotesi di investimento pari a 100.000 euro di cui:
- 000 euro ascrivibili alla categoria opere murarie (7 anni + 2 di preammortamento);
- 000 euro ascrivibili alla categoria impianti e attrezzature (5 anni + 1 di preammortamento).
IRS Euribor 6 mesi Vs Tasso Fisso = 1,85% a cui si aggiunge spread del 5% per un totale di 6,85%
Tasso del soggetto finanziatore = 5,85%
Il tasso del soggetto finanziatore risulta essere quello applicabile in quanto più basso del tasso Euribor.
Contributo conto impianti:
60.000 euro (7 anni + 2 di preammortamento) = 19.000 euro (contributo su opere murarie)
40.000 euro (5 anni + 1 di preammortamento) = 8.000 euro (contributo su impianti e attrezzature)
Contributo aggiuntivo 20% su 40.000 euro = 8.000 euro
TOTALE DEL CONTRIBUTO = 35.000 euro
Intensità dell’aiuto = 100.000 euro/35.000 euro = 0,35 = 35%
RATING DI LEGALITA’
Per ottenere il rating “di base” (una stella) occorrono alcuni requisiti minimi autocertificati, come l’assenza di
- Misure di prevenzione personale o patrimoniale;
- Misure cautelari personali o patrimoniali per gli amministratori e soci;
- Provvedimenti di condanna dell’Autorità e della Commissione europea per illeciti antitrust;
- Provvedimenti per il mancato rispetto delle leggi sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e violazioni in materia retributiva, contributiva, assicurativi e fiscali.
Per salire alla valutazione massima, sino alla terza stella, si richiede il possesso di altri requisiti:
- Organo di controllo efficace ai sensi del sistema di governo e prevenzioni richiesto dal D.lgs. 231 del 2001;
- Sistemi di Corporate Social Responsibility (CSR);
- Adesione a codici etici di categoria.
Poiché il Rating di legalità nasce con la finalità di riconoscere e promuovere l’adozione di comportamenti legali, etici e trasparenti da parte delle organizzazioni imprenditoriali, la Corporate Social Responsibility (CSR), ovvero la volontà delle imprese di oltrepassare gli obblighi di legge, facendo attenzione e tentando di migliorare il proprio impatto sulla società e sull’ambiente, è uno dei pilastri del Rating di Legalità e, pertanto, uno dei requisiti che permettono di aumentare il punteggio ottenuto, riguarda infatti l’adozione di processi volti a garantire forme di Corporate Social Responsibility.
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