BENEFICIARI
I contributi economici previsti sono rivolti a giovani che:
– hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Al nuovo bando potranno partecipare anche gli under 46. Nel caso delle società, le stesse possono comprendere anche soci che non rispettano il limite anagrafico, a patto che non siano in numero superiore ad un terzo dei membri della compagine societaria, e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con gli altri soci;
– sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, o sono disposti a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento;
– non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
– hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud.
Dal 2019 potranno accedere al bonus Resto al Sud anche i professionisti.
SETTORI AMMISSIBILI
Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento ad uno dei seguenti settori:
– produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria o dell’agricoltura;
– fornitura di servizi e attività libero professionali
Dunque, restano escluse le attività del commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
TIPOLOGIA DI SOSTEGNO
I giovani imprenditori meridionali potranno beneficiare di un finanziamento di importo massimo di 50.000 Euro. Nel caso delle società tale importo massimo sarà concesso a ciascun socio, fino al limite di 200.000 Euro. I contributi economici saranno erogati per il 35% a fondo perduto e per il 65% sotto forma di prestito a tasso zero, da rimborsare entro 8 anni, di cui i primi 2 in pre ammortamento.
I finanziamenti Resto al Sud potranno essere richiesti fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
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